ACIDO JALURONICO: CARATTERISTICHE E NOVITÁ.

 


"Vorrei un siero a base di acido jaluronico puro".                                             
"No grazie non posso usare acidi sulla pelle perché sono allergica a tutto". 

Sull'acido jaluronico se ne sentono di ogni, sostanza ormai protagonista in campo cosmetologico ma non solo. Provo a dare qualche chiarimento! 

CHE COS' È? 
L'acido jaluronico è un carboidrato complesso cioè costituito dal legame tra due zuccheri che si ripete formando una lunga catena. È presente fisiologicamente nel nostro organismo, nei tessuti connettivali.
Disegno preso dal sito di Dreamstile

A livello della pelle si trova soprattutto nel derma, nella matrice extracellulare, dove lega fra loro le fibre collagene ed elastiche formando una sorta di gel che conferisce alla pelle resistenza e protezione meccanica. Viene prodotto dai fibroblasti, cellule responsabili anche della produzione del collagene e dell'elastina.

Si trova anche nella parte più superficiale della pelle, l'epidermide. 
La sintesi è molto cospicua ma è seguita da un altrettanto intenso catabolismo, per cui l'emivita dell’acido jaluronico nell'epidermide non supera le 24 ore.
Purtroppo con l'avanzare dell'età, all'incirca dai 30 anni in poi, la produzione fisiologica di jaluronico si riduce progressivamente. 

Qual è la sua funzione? Ha la straordinaria capacità di legare e trattenere molecole d'acqua alla sua struttura, da qui deriva la sua caratteristica di conferire turgore e compattezza alla pelle. 


CAMPI DI APPLICAZIONE
In virtù della sua proprietà idratante, l'HA lo troviamo in alcuni colliri per gli occhi secchi o in  creme vaginali idratanti.
È l'attivo principale di pomate riparative e cicatrizzanti per lievi ustioni e ferite (es. Connettivina). 
Foto presa da Pinterest

Protagonista anche in medicina estetica, i filler di acido jaluronico oggi attraggono anche le più giovani. Si tratta di inizioni della sostanza nel derma, la dove i cosmetici non agiscono. È opportuno affidarsi alle mani esperte di un medico estetico poiché ci sono varie tecniche e varie forme di acido jaluronico che possono essere usate in base alla zona da trattare, all'età e al risultato sperato. I filler non sono permanenti. Vanno rinnovati nel tempo. 

Diffuso ultimamente è anche l'uso di questa molecola all’interno di integratori destinati alle articolazioni o alla bellezza della cute.
Il concetto di base è il raggiungimento della molecola negli strati più profondi della pelle per reintegrare lo jaluronico che con il tempo viene meno prodotto. Tuttavia esistono vari dubbi sull'efficacia poichè essendo una molecola grande, costituita da zuccheri, viene sminuzzata in tanti frammenti con la digestione. Ma secondo alcune teorie sembrerebbe che i frammenti di jaluronico riescano a penetrare la parete intestinale, andare in circolo ed essere ricompattati e riutilizzati dall'organismo la dove lui ritenga opportuno utilizzarli (es. articolazioni, pelle, mucose).
Integratore di a.jaluronico e collagene

ACIDO JALURONICO NEI COSMETICI

L'acido jaluronico si ricavava principalmente dalla cresta di gallo, oggi viene riprodotto in laboratorio a partire da colture batteriche ed è come quello umano, per questo la molecola non può dare problemi di allergia da contatto o irritazioni. 

Viene inserito nei gel, creme o sieri che vantano di avere proprietà idratanti, rimpolpanti, anti-età.

Il limite di questa sostanza è il suo scarso assorbimento essendo una molecola dalle grandi dimensioni. Anche se si stanno facendo passi avanti al riguardo. 
La forma più usata è il Sodium Hyaluronate, ovvero il sale sodico dell’acido ialuronico, che viene cioè convertito in forma salina per renderlo "meno acido" e maggiormente idrosolubile. L'alto peso molecolare però fa si che l'assorbimento avvenga soltanto nello strato corneo, ovvero lo strato più superficiale dell'epidermide, dove riesce a trattenere acqua, prendendola soprattutto dall'ambiente, donando una temporanea idratazione della pelle, rendendola più morbida e luminosa.
Nel tempo le industrie cosmetiche hanno tentato di rendere la sostanza maggiormente assorbibile ottenendo dei frammenti a basso peso molecolare della molecola, ovvero Hydrolyzed Hyaluronic Acid, ottenuto a partire dall'acido attraverso enzimi o altri metodi di idrolisi.
Nei cosmetici di ultima generazione, soprattutto nei sieri, si cerca di inserire tutte le varie forme di a. jaluronico in modo tale che esplichi la sua azione idratante nei vari strati dell'epidermide.

Ma oltre al PM, l'assorbimento dipende da tanti altri fattori, come ad esempio l'eccipiente nel quale é inserito l'HA:  presenza di solventi o di sostanze lipofile(di natura lipidica) che  sono affini alle membrane delle cellule e aumentano la penetrazione oppure presenza di veicolanti come liposomi.

Ultimamente alcune aziende all'avanguardia legano l' a. jaluronico ad un'altra molecola specifica, come ad esempio uno zucchero, per far si che rimanga più a lungo nell'epidermide resistendo alla degradazione degli enzimi. Si cerca di imitare quella forma di jaluronico che viene impiegata in determinati filler in medicina estetica, ovvero l' acido jalurunico crosslinked.

CONCENTRAZIONE NEI COSMETICI
La concentrazione massima nei cosmetici non supera il 2-3% per quanto riguarda l'HA a basso peso molecolare. Quello ad alto peso molecolare si aggira intorno all'1%.
In alcuni prodotti potremmo leggere in etichetta concentrazioni esorbitanti di jaluronico (30,40,50%...chi più ne ha più ne metta!): a cosa si riferiscono? Si riferiscono al preparato di acido jaluronico fornito dai produttori di materie prime all'azienda cosmetica, contenente ANCHE jaluronico (ad es. all'1%) e altre sostanze come acqua, stabilizzante o conservante. L'HA non viene quasi mai dato puro all'azienda poichè si presenta come una polvere difficile da trattare. Può succedere, ad esempio, che l'azienda utilizzi quel preparato al 40% nella formulazione finale e dunque si avvalga di quel claim in etichetta. 


IN CONCLUSIONE.
L'acido jaluronico è la molecola idratante per eccellenza, efficace e sicura anche a basse concentrazioni. È una molecola strutturalmente troppo grande per penetrare in profondità anche se ci sono passi avanti che la rendono più assorbibile nell'epidermide. Tuttavia non deve per forza penetrare per svolgere la sua azione idratante: nello strato corneo riesce a trattenere acqua bloccando la fisiologica perdita di acqua (perspiration insensibilis) e aumentando notevolmente l'idratazione. Sappiate che l'idratazione è fondamentale nel preservare la bellezza della vostra pelle! Se quello che si vuole é invece un effetto filler, riempitivo, ovvio che il cosmetico contenente jaluronico non basta!

 

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