FORFORA GRASSA E UNA MASCHERA FAI DA TE!

In caso di forfora grassa quello che vediamo ad occhio nudo sono delle squame che vanno dal bianco al giallastro; quello che non vediamo è una colonizzazione abbondante di un lievito che normalmente risiede nella pelle, chiamato Malassezia furfur. 

Se si manifesta in determinate zone del cuoio capelluto (attaccatura fronte e zona laterale vicino alle orecchie) può essere dermatite seborroica, una condizione di infiammazione del cuoio capelluto che interessa soprattutto le zone più ricche di ghiandole sebacee. Oltre alle squame in questo caso ci sono chiazze arrossate alla base della cute e spesso si lamenta intenso prurito. Può interessare anche la zona delle sopracciglia o delle ali del naso.
Può manifestarsi più volte in un individuo, magari in situazioni di forte stress o per un'alimentazione non equilibrata. Sebbene la cause non siano ancora molto chiare, in cosmetica si cerca di agire addolcendo queste caratteristiche attraverso l'uso di shampoo o lozioni contenenti antiinfiammatori naturali come l' estratto della liquirizia, sostanze cheratolitiche come l'acido salicilico e soprattutto antimicotiche come lo zinco piritione.

Ma in questi giorni di primavera in quarantena, per venire incontro all'esigenza di un'amica, ho sperimentato insieme a lei l'applicazione di una maschera fatta in casa a base di erbe aromatiche che di solito tutti abbiamo e che in questo periodo si presentano più verdi e rigogliose, insomma rappresentano un bel concentrato di principi attivi.
La ricetta:

  • foglie di salvia, timo e rosmarino
  • mezzo vasetto di yogurt greco
  • 1 cucchiaino di aceto 


Il procedimento:
prendere le foglie delle erbe aromatiche (se manca una delle tre non preoccupatevi!) e spezzettarle un po con le mani. Poi mettere a bollire poca acqua e una volta raggiunta l'ebollizione spegnere. Mettere le erbe in infusione magari con l'aiuto di una teiera con filtro per 5 minuti e lasciare raffreddare. Queste piante sono note per le loro proprietà antisettiche e antimicotiche. Unire questo infuso a dello yogurt possibilmente greco perché  più denso. Lo yogurt dona consistenza alla maschera, nutrimento al cuoio capelluto e capelli, in più ha un ph acido affine al ph della pelle e questo serve a riportare equilibrio. Aggiungete un cucchiaino di aceto per dare lucentezza ai capelli e per rafforzare l'acidità del preparato. La mia amica lo ha tenuto in posa per un' oretta e dopo il lavaggio ha riscontrato la scomparsa delle squamette, capelli lucidi e morbidissimi al tatto e un profumo avvolgente. Direi missione compiuta!

La precisazione che ci tengo a fare è che lei presentava un quadro lieve di forfora grassa. In più ritengo che le maschere fai da te in generale siano un valido e divertente aiuto da fare soprattutto quando si ha tempo (e in questo particolare periodo non manca!). Vanno utilizzate nell'immediato perché non hanno un sistema conservante. Ma non devono sostituire quei cosmetici che sono stati sapientemente formulati per migliorare alcune condizioni della pelle sulla base di studi scientifici e che hanno subito tutta una serie di test di sicurezza per non creare reazioni verso il consumatore.




Bibliografia:


  1. "Manuale di scienze e tecnologie cosmetologiche" di Maurizio Giuliani
  2. Materiale didattico del corso di perfezionamento in "Fitoterapia e piante officinali" elaborato da Dr. Roberto Miccinilli

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